Le immagini di Amò
La “Bufala dell’Alto Adige”
Da oltre tre anni il caseificio Amò si sta impegnando per portare la bufala da latte mediterranea in Alto Adige, convinti che il territorio offre condizioni ottimali per questo animale: si tratta di una razza robusta e resistente, famosa per il suo latte ricco e pregiato.
La nostra ricerca ci ha fatto incontrare Simon ed Elisabeth, una giovane coppia, che vive e lavora all’Untermigler Hof, a Soprabolzano, e che hanno dato ospitalità a 5 giovani bufale. Anche la loro storia inizia con tanta passione per gli animali e la natura. Dopo due anni all’Untermigler Hof sono nati i primi vitellini. E come Caseificio Amò abbiamo accolto la sfida provando a lavorare il latte di bufala per trasformarlo in mozzarella.
Il nostro impegno, le varie prove, il confronto con esperti ci ha dato ragione: siamo arrivati a degustare una mozzarella in cui ritrovare tutto il sapore dell’erba ricca delle montagne sudtirolesi e del gusto lunghissimo.
Il caseificio Amò
Il caseificio Amò nasce nel 2017 dalla passione per il cibo genuino – per il cibo buono, giusto e pulito come vissuto dalla filosofia Slow Food – che unisce i quattro soci fondatori: Omar Signori, Denis Plazzer, Stefania Luna ed Enrico Signori.
L’idea: unire i punti di forza di due realtà geografiche, utilizzare il latte eccellente dell’Alto Adige e trasformarlo secondo la tradizione casearia mediterranea e a mano in prodotti a pasta filata di alta qualità, scegliendo un processo di trasformazione naturale del latte con tempi di maturazioni lunghi dando così vita a un prodotto del gusto delicato caratteristico del latte ma allo stesso tempo intenso, con un’elasticità della pasta unica e altamente digeribile.
Il caseificio ha scelto il latte vaccino della Latteria Lagundo, prodotto da 52 masi delle frazioni di montagna intorno a Lagundo situati tra gli 800 e 1.500 metri sul livello del mare.
La Prelibateria a Bolzano
È il nostro modo di comunicare la nostra passione per ciò che facciamo. La ricerca del prodotto genuino di alta qualità ci fa conoscere il territorio locale e nazionale, in primis però, ci fa conoscere i produttori, la loro storia, le loro soddisfazioni ma anche le loro fatiche.